venerdì 31 luglio 2009

L'atto che non c'entra lo stesso




E' indubbio che ciò che ci influenza di più siano due eventi fisici: la nascita, la morte.
Gli altri eventi sono una ripetizione di questi ultimi due, come in uno scambio di sfere infuocate. Negli altri eventi ritroviamo nascite e morti, nostre, di altri.
Sapori nuovi e sepolture fresche ci circondano, e non possiamo che gridare di felicità e attoniti di queste scoperte. Scoperte saltuarie anche nell'arte, quando si manifesta nella notte qualcosa che è arte, e che noi sentiamo quasi fossimo di nuovo i protagonisti di attimi sconvolgenti. Un ricordo, un annusarsi, un s'amuser, in piena notte, e solo quando lo senti ti accorgi di essere stato nella notte prima. La notte oscura non è più così terribile e immensa, quando sai che l'hai affrontata.
La notte continua a cucinarci dopotutto, ed ancora mi ritrovo a scrivere, questo atto che tra gli atti sembra esistere, invece non c'entra lo stesso.

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