Avevi costruito una fasciatura
Per il mio polso.
Dicendo che dovevo andarmene
Alla casa della serenità.
A causa della delicatezza
Delle mie ossa.
Io guardai lo specchio
Rigato, come il viso
Da lacrime umane.
Come un conflitto si creano
Tra freddo e umidità
Le bolle dell'acqua
E l'inverno.
Così si soffre
Come un vetro appannato
E le nostre angosce
Si sciolgono alla luce dell'alba,
O se si tiene la finestra spalancata.
Il mio viso cala sulla fasciatura
Come sorridente
Di tutto ciò che avrei potuto
Deridere, e ho pianto.
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