Il ritratto
Ceneri fanno Morte e Malattia
Di tutto il fuoco che per noi bruciò
Degli occhi grandi, teneri di malìa,
La bocca nella quale il mio cuore s'annegò.
Di quei baci forti di austera potenza
Delle scintille che uscivano dai corpi
Siamo costretti, ahimè, a fare senza.
Solo un disegno pallido, per pastelli storpi.
Colui che come me muore in solitudine
E che il vecchio Tempo, flagello ingiurioso
Abbatte ogni giorno sfregando la sua incudine...
Nero assassino della Vita, dell'Arte,
Non mi cancellerai dalla memoria
Colei che mi donò piacere e gloria.
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