Il corpo
di un enorme orso conteneva un bosco. Se lo era mangiato, un giorno che era
troppo stanco per andare a caccia o a raccolta. Allora si era disteso
sull’erba, aveva allargato bene la bocca e, a cominciare con il primo insetto
fino all’ultima quercia, divorò tutto.
Tre api
turiste: madre padre e apina, tutte entusiaste non appena ebbero saputo la
notizia, decisero di fare i bagagli e di andare a vivere in quel bosco. I
turisti adorano le cose bizzarre, e fare finta che siano stati loro a scoprirle
per primi. Per precauzione comunque, decisero di trasferirsi per qualche tempo
nella bocca. L’orso, per pigrizia, teneva spesso la bocca aperta, impegnato a
dormire, e non le ingoiava mai, le tre
api.
Così
loro passavano il tempo nella costruzione della nuova graziosa casetta, alle
pendici dei molari.
Aveva
tutto: le tapparelle per le correnti d’aria, il tetto, la cantina, lo studio
dove potevano con calma concentrarsi per ora nella masticazione del polline…C’erano
persino tre letti, uno grande per papà ape, uno medio per mamma ape e l’ultimo
piccolino per l’apina. Vi si stava proprio bene, anche se del bosco si vedevano
solo le cime degli alberi più alti sporgere dalla faringe.
Un
giorno una bambina chiamata Riccioli d’oro e famosa per la sua curiosità passò
di lì e, dato che la casetta era così bizzarra e che lei la sua ce l’aveva
lontana lontana, decise di entrare.
Le api
non erano in casa, erano andate a fare rifornimento di polline lasciando così
raffreddare la pappa reale che mamma ape aveva messo nel pentolone e aveva poi
versato su tre tazze: una grande, una media e una piccolina.
Riccioli d'oro fece intrusione nella casa e vide subito le tre tazzine sul tavolo che sembravano attendere lei.
Bevve dalla più grande, ma la pappa reale era troppo calda. Nella media era troppo densa.
Infine quella nella tazzina più piccola era perfetta e la bevve tutta in un sorso.
Poi si sentì girare la testa e vide tre sedie: una grande, una media, una piccolina.
Le provò tutte e tre ma decise che la più piccola le andava a pennello.
La sua mossa fu troppo azzardata! Infatti la sedia piccolina si ruppe in mille pezzi sotto il suo peso.
Riccioli d'oro fece intrusione nella casa e vide subito le tre tazzine sul tavolo che sembravano attendere lei.
Bevve dalla più grande, ma la pappa reale era troppo calda. Nella media era troppo densa.
Infine quella nella tazzina più piccola era perfetta e la bevve tutta in un sorso.
Poi si sentì girare la testa e vide tre sedie: una grande, una media, una piccolina.
Le provò tutte e tre ma decise che la più piccola le andava a pennello.
La sua mossa fu troppo azzardata! Infatti la sedia piccolina si ruppe in mille pezzi sotto il suo peso.
Ora era così stanca che pensò di salire le scale e andare a dormire.
Ovviamente trovò tre letti: uno grande, uno medio e uno piccolino.
Quello grande lo trovò troppo morbido, il medio troppo duro, e il piccolo lo trovò perfetto.
Si distese e in poco tempo si addormentò.
Le api erano già alle soglie di casa, si accorsero ben presto che qualcuno aveva bevuto nelle loro tazze, che si era seduto sulle loro seggiole, che aveva dormito...Ah! Qualcuno DORMIVA nel letto dell'apina!
Papà ape ronzò più forte del solito tanto che Riccioli d'oro si credette circondata da uno stormo di api in guerra e si svegliò.
Alla vista del padre ape e della sua famiglia le scappò un grido, lasciò le lenzuola ancora calde e scappò via.
Ma non fece in tempo ad andarsene lontano, perché l'orso chiuse all'improvviso la bocca e si trovarono tutti, Riccioli d'oro e famiglia di api, imprigionati dentro il bosco incantato.