venerdì 9 aprile 2010

di Forùgh Farrokhzàd, poetessa iraniana

Rivolta di dio
(da "Ossian", "Rivolta")
Teheran 1958

Se fossi dio,
chiamerei gli angeli
per far liquefare
la moneta del cielo
nel forno delle tenebre.
Ordinerei ai giardinieri della terra
di strappare dal ramo della notte
la foglia gialla della luna.
A mezzanotte, lacerando le tende
del mio splendido palazzo,
con gli artigli del mio furore
capovolgerei l’universo.
Dopo millenni di silenzio
getterei i monti
nella bocca spalancata dei mari.
Scioglierei i ceppi
di migliaia di stelle febbrili.
Spargerei il sangue del fuoco
nelle vene silenziose dei boschi.
Lacerate le tende del fumo,
farei danzare la figlia del fuoco,
ubriaca,
tra le braccia degli alberi,
nel muggito del vento.

..............
.............

Se fossi dio,
chiamerei una notte gli angeli,
per far bollire l’acqua del paradiso
sulla brace dell’inferno.
Con una torcia accesa nella mano
farei scacciare il gregge dei fedeli
dai verdi umidi pascoli del cielo.

Stanca della purezza di Dio,
a mezzanotte,
sulla china di un nuovo piacere,
cercherei rifugio nel letto di Satana.
Al posto dell’aureola d’oro
vorrei l’ebbrezza oscura e amara
di un peccato, in un abbraccio.

2 commenti:

  1. dioniso è nato un po' più a est dell'italia...sicuro.

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  2. incredibile! Però occhio che hai sbagliato di un secolo!

    a.

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