sabato 15 gennaio 2011

le 15:16

Le gambe calde e il museo intorno
la testa altrove e un profumo affamato
Di nasi tesi senza testa
abitata da luoghi come una tormenta passeggera.
Grosse mani mi sollevano da
una panchina innocente.
Solo il fiato di una persona seguo
un fiato che mi soffia lontano
le tenebre e i gufi minacciano la mia strada.

Ora, l'ora in cui romperei volentieri me stessa
per infilarmi nella botola stretta della fantasia
Strumenti di lusso per incanalare
un torrente in piena.

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