Il ritratto
Ceneri fanno Morte e Malattia
Di tutto il fuoco che per noi bruciò
Degli occhi grandi, teneri di malìa,
La bocca nella quale il mio cuore s'annegò.
Di quei baci forti di austera potenza
Delle scintille che uscivano dai corpi
Siamo costretti, ahimè, a fare senza.
Solo un disegno pallido, per pastelli storpi.
Colui che come me muore in solitudine
E che il vecchio Tempo, flagello ingiurioso
Abbatte ogni giorno sfregando la sua incudine...
Nero assassino della Vita, dell'Arte,
Non mi cancellerai dalla memoria
Colei che mi donò piacere e gloria.
lunedì 21 gennaio 2013
venerdì 4 gennaio 2013
Spiritelli
La notte, la morte il mancato riposo
E' tutto una gioia, la vivo con loro
Quelle anime storte, elette inquietanti
Che tanto s'accostano ai baci d'amanti.
Quelle anime in pena infernale sociale
Che scaccian coi palmi un destino normale
La morte, la notte la nausea di vita
Gigante di fumo una giostra riuscita
Che sta sul sarcasmo del quale è padrone
Colui che ha creato pianeti e persone.
La folle domanda che manca anche al folle
Ci dice per sempre: mollare non licet.
E' tutto una gioia, la vivo con loro
Quelle anime storte, elette inquietanti
Che tanto s'accostano ai baci d'amanti.
Quelle anime in pena infernale sociale
Che scaccian coi palmi un destino normale
La morte, la notte la nausea di vita
Gigante di fumo una giostra riuscita
Che sta sul sarcasmo del quale è padrone
Colui che ha creato pianeti e persone.
La folle domanda che manca anche al folle
Ci dice per sempre: mollare non licet.
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