sabato 29 ottobre 2011

Metafore farcite

Se apprezzassimo ciò che la vita ci dà già di autentico, senza per forza volere un altro precotto...cercare per divertirci dei conflitti che non c'erano prima, sfumando presto nel calderone tutte le nostre carte di plastica, che a bruciare puzzano ma bruciano, bruciano.
Come i cuochi fuori dal loro ristorante sentono lontano un miglio il suono della forchetta che sbatte le uova così i poeti sentono lontano un miglio il tintinnìo di un cuore che si spezza, sfottò di tutte le esperienze e le cosiddette "idee" precedenti che si infrangono e il cuore ritorna carne tagliata facilmente da una scheggia di ossidiana, che già così sembra il nome di una bella ragazza.

Ma anche questa ricerca della felicità non è più nulla, lo sguardo perfetto è quello della macchina, anzi della macchina da presa.



E.Munch nu parisien 1896

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