Qui disturbate, ci stiamo esercitando. Disse tingendosi le guance di blu, un blu pieno, quasi si faticasse a riconoscerlo come blu. In tanto coi suoi occhi pensava:
"Un lavoro...Allora sì, qualche tempo fa, avrei avuto bisogno di un lavoro ai minimi termini, di quelli che stanno scomparendo...sì, come il capotreno o l'addetto alle videoteche. Un lavoro che ancora mi avrevve permesso di...sì.."
Si intossicò leggermente con la cipria. Tossì in modo molto più teatrale temendo che un bambino stesse guardando. Ai suoi lati, e tutto intorno a lui, l'arno, ancora i due chitarristi che improvvisavano guardandosi le dita a vicenda, il fabbricante di parrucche di fiori, quello coi calici di fuoco..e, più in fondo, le fanciulle del vino che si divertivano a leggere la mano ai passanti.
"Che razza di divertimento.." pensò ancora. E girò le spalle come da bambino aveva immaginato fare da un eroe di romanzo.
In fondo..non era poi un mestieraccio. Pensava ancora, scoprendo una bambina quasi sepolta nella sua carrozina, gli occhietti vispi e sufficientemente attenta da pensare che stesse incidendo nella sua memoria proprio lui.
"Noi siamo artisti di strada, qui disturbate, ci stiamo esercitando.." Declamava burberamente il Mangiafuoco, fingendo di scacciare i bambini che ridevano da matti.
Diceva, e fagocitava aria, preparando l'attesa sublimandola in un colore amarantino.
Nessun commento:
Posta un commento