Perché aprirci con la chiave del pensiero
che scopre milioni di vittime sacrificali
massacrate a morte e ben disposte in ordine
Come pronte e sicure che saremmo arrivati
a vederle di nuovo.
Perché svelarci attraverso i sentimenti
e per la noia strappare a chi abbiamo amato
la sindone dove avevamo impressa la nostra immagine.
Come pretendendo di levarci di torno così
E ad ogni incrocio casuale di sguardi arrendersi.
Solo un'opera silenziosa d'arte o di
pasticceria, che certo qualcuno se la mangia a
colazione, ma poi scorre via senza pretese
Per essere affiancata ai bei ricordi
Per essere cantata alle cene coi morti.
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