giovedì 17 maggio 2012

Sulle amarezze

Muoio. Non sono mai riuscito a dimenticarti. Tu vivi di storie, io di anagrammi.
Cerchi di imitarmi, io imito te.
Ma come specchi siamo buoni a nulla, troppe potenzialità.
Qualcuno ha messo sottosopra la cucina.
Mi piace quando il tuo tallone accende la ciabatta.
Internet non funziona, evviva.
Voglio andare da qualche parte che non sia affanculo.
E voglio che la penna mi scivoli come uno scudo.
Tentenno e metto a posto gli asciugamani.
La tenda è leggermente aperta, guardo dalla finestra.
Tu mi guardi che poggio sul tavolo la colazione preoccupata
Qualcuno ha messo sottosopra la cucina - dici.
La verità è che oggi aprirei tutti i lavandini.
Mi adopererei per farci passare dentro i fili di un nuovo tram.
Non posso rotolarmi sul prato senza te
Sono solo un verme senza connessione internet.
Tu mi guardi che poggio la penna sulla carta gialla
Non è mai del colore giusto, quando la trovi.
Prima che il sonno arrivi, mi distraggo poggiando il mento sulla mano.



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