On n'est pas là pour se faire engueuler (Boris Vian) trad. Elisa Della Martire
Mi svegliai come una freccia e chiamai
La mia cara mogliettina e gridai:
« è mattina, non lo vedi, alzati!
Che il gran giorno è arrivato. »
Senza altra smanceria ci affrettammo
Per vedere il re passare quell'anno
Ma un agente s'interponeva, col manganello, allora, ho detto:
« Non siamo qui per sentire scenate
siamo qui per veder le sfilate
Non siamo qui per le manganellate
siamo qui per veder le sfilate
Se tutti fossero restati a casa
La repubblica ne gioverebbe.
E allora caro, si sposterebbe?
Sennò lo giuro alla prossima il re
Può sfilare senza di me. »
Per la festa di totò il mio compare
L'ho invitato in un bar del lungomare
Dove servono il Lambrusco d'annata
Proprio un bel beverone.
Siamo usciti per passar la nottata
Ma non avevo previsto l'arrivo
a casa con mia moglie e'l suo mattarello
Allora, ho detto:
« Non siamo qui per sentire scenate
Siamo qui per un poker non-stop
Non siamo qui per le mattarellate
Siamo qui per la festa a Totò.
Se si restasse per sempre da soli
Tutto il tempo da soli, che noia!
Apri la porta e porta i bicchieri!
Non ti ostinare o alla prossima beh
Puoi sgolarti senza di me.»
Ma mia moglie quella volta ha picchiato
così forte che pure il vicinato
Mi ha sentito mentre son trapassato
Dritto da ser S.Pietro
Prima è entrato qualche privilegiato
ma al mio turno devo avere esalato
l'ultimo alito di vino S. Piero
è sbottato.
Allora, ho detto:
« Non sono qui per sentire scenate
Sono qui per provare le aluccie
Non sono qui perché voi mi cacciate
Sono morto, un bel riso mi sfugge.
Se gli ubriachi li cacciate con me
Non deve più restarvi granché.
Saluti io, vi lascio qui...»
Sono disceso da Satana e là
Ci vivevo come un pascià
Ciò prova che al momento
Se sai farti sentire
Ci puoi riuscire
a rimanere
contento un po'!
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